Sono molti anni che facciamo spettacoli di teatro con le scuole dell’infanzia. Eppure restiamo ogni volta incantati dalla meraviglia di vedere salire sul palco bambini di cinque anni che, in completa autonomia, portano in scena un lavoro che loro stessi hanno contribuito a costruire, passo dopo passo. Non uno spettacolo teatrale scritto da noi per loro, ma scritto insieme a loro.
In tutti questi anni, durante i laboratori che conduciamo nelle scuole dell’infanzia, i bambini ci hanno spesso stupito per la precisione delle loro osservazioni e le loro intuizioni folgoranti. Abbiamo capito presto che i bambini sanno andare al cuore delle cose. Basta saperli ascoltare.
E allora ci siamo domandati se questa formula magica dovesse per forza rimanere chiusa fra le quattro pareti, per quanto splendide, di una sala teatrale. Limitata a una sola giornata, sia pure di festa. Non si poteva trovare un modo di ascoltare tutti i giorni quello che i bambini hanno da dire? E farlo arrivare anche ai cuori dei loro genitori? Sì, si poteva.
Così è nato “Artoo”, l’ultimo progetto di Alchemilla, vincitore di un bando di Fondazione Cariplo che lo sostiene insieme ad altri 30 su oltre 250 presentati a livello nazionale. Come funziona Artoo? Partiamo dalle scuole dell’infanzia, facciamo sedere i bambini in cerchio davanti a un’opera d’arte, ci confrontiamo con loro e ne raccogliamo pensieri, emozioni, storie. Tutto ciò che l’opera suscita in loro. Registriamo le loro voci perché gli adulti, i loro genitori ma non solo, possano riascoltarle. Le parole di un bambino possono aprire significati nuovi ad un adulto nell’esplorazione di un quadro. Mostrarglielo sotto un altro punto di vista. Spiegarglielo non attraverso la voce critica della ragione, ma quella poetica dell’emozione.
Poi abbiamo pensato che sarebbe stato bello portare questa magia fuori dalle scuole. Che bambini e genitori potessero vivere e condividere quest’esperienza anche a casa propria. Così ci siamo inventati un’applicazione per smartphone e tablet. E ci abbiamo messo dentro un simpatico orso perché facesse quello che noi facciamo durante i laboratori: proporre dei quadri, invitare alla loro osservazione e suggerire dei giochi a tema da fare fuori dall’applicazione. Sul pavimento di casa come in un parco. Bambini e genitori insieme.
E alla fine la cosa più importante: ascoltare quello che i bambini hanno da dire. Raccogliere attraverso la app la loro voce per condividerla con altri bambini e altri genitori. Farla sentire a tutti. E creare così un grande racconto dell’arte vista attraverso gli occhi dei bambini.