Perché arrivino le risposte bisogna tenere le antenne alzate.
Fare attenzione a ciò che desiderano le persone con cui lavoriamo, grandi o piccole che siano.
A ciò che esprimono a parole, ma anche a quello che raccontano con gli sguardi, i gesti, i silenzi.
Le risorse da cui partire sono spesso più numerose delle mancanze.
Si tratta solo di farle venire alla luce.
E dare loro nome, spazio e respiro.
Più la si frequenta, più la si riconosce. Più la si riconosce, più la si desidera.
La bellezza degli spazi, delle parole, dei silenzi, della natura, dei materiali…
Per questo ci circondiamo di persone che fanno del proprio mestiere un’arte.
Cosa possiamo imparare da una sarta? Un matematico? Un medico?
Ancora non lo sappiamo. Crediamo molto.
I diversi punti di vista ci spingono ad innovare.
Tutto ciò che ha a che fare con la crescita, con il cambiamento, con le relazioni, ha bisogno di tempo.
A volte è necessario rallentare, saper attendere, avere fiducia.
Scegliere con cura i passi da fare e le tappe del cammino
Fare ciò che si ama è il principio stesso del piacere.
Ricordarsi ogni giorno di ridere a pieni polmoni, cantare, ballare.
Questa è la parte più difficile!